L'ÉPOQUE ITALIA - Sostenitore dell'arte e delle libertà, L'ÉPOQUE ITALIA dedica la nuova copertina del mese di giugno 2023 ad uno degli artisti cinesi più influenti ma anche il più europeo, il pittore e maestro Yin Xin, un missionario dell'arte.
19.06.2023 © L'ÉPOQUE ITALIA
Di Nereides Antonio Giamundo de Bourbon
L'incontro col Maestro nel suo atelier parigino rimane indelebile nella mia memoria. Nel corso della mia vita ho incontrato numerose personalità, da capi di stato a capi religiosi, politici, filosofi, storici, artisti, scienziati, ma l'incontro avvenuto con Yin Xin è stato come mai rivelatore. Non sono un uomo di fede come un tempo, anzi, qualcuno mi definiribbe un cinico, ma provo forti emozioni quando sono confrontato all'arte. L'arte è il mio culto, è un linguaggio potente, una porta aperta sul passato-presente-futuro. Nella pittura amo soprattutto le velature, i significati celati, i contrasti, le ombre.
La prima volta che ebbi l'occasione di vedere con i miei occhi alcune delle opere di Yin Xin fu nel corso di un finissage in una galleria d'arte del Marais a Parigi...ne fui sconcertato. Non capii se si trattava di opere antiche, riproduzioni o mistificazioni. Mi ritrovai confrontato a delle grandi tele tra cui dipinti sacri di cui riconoscevo il contesto ma non i protagonisti, i loro volti non erano volti europei ma orientali in un contesto tuttavia a me familiare. Provai inoltre un immenso disagio, quei volti mi seguivano con lo sguardo seppure i loro corpi che emergevano dal fondo scuro delle tele sembravano come sospesi nel tempo, una fotografia sbiadita di un tempo lontano, dei fantasmi. Arrivato al centro della sala, mentre l'artista mi introduceva al'interno dell'esposizione ed iniziava a raccontarsi generosamente, provavo una certa tensione e quasi il desiderio di lasciare la galleria. Mi sentivo osservato, spiato, anzi giudicato da quei volti sbiaditi che mi circondavano. Avvertivo delle presenze, era tutto molto reale.